Commissioni POS e credito d’imposta

Dal 1 luglio 2020 le commissioni sui pagamenti elettronici rendicontate mensilmente dagli operatori che mettono a disposizione i sistemi di pagamento possono essere ridotte del 30% attraverso un credito d’imposta da utilizzare su F24.

Si tratta di un rimborso parziale delle commissioni sostenute da artigiani, commercianti e professionisti.

Queste le 5 cose da sapere:

1. Le imprese e i professionisti con un fatturato inferiore a 400 mila euro possono usufruire di un credito d’imposta del 30% delle commissioni sugli incassi tramite carte e mezzi elettronici tracciabili.

2. Il credito d’imposta spetta solo sulle operazioni effettuate nei confronti dei consumatori finali.

3. Il credito è compensabile con il codice tributo 6916 a partire dal mese successivo a quello di maturazione utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate – (Entratel o Fisconline, no home banking).

4. Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è maturato e riportato in quelle successive fino al proprio esaurimento.

5. Nel periodo 1 luglio 2021 – 30 giugno 2022 le commissioni possono essere integralmente trasformate in credito d’imposta dagli esercenti dotati di strumenti di pagamento evoluto o collegati al registratore di cassa che permettono la memorizzazione e l’inalterabilità dei dati.

Fonte: Decreto Legge 26.10.2019 n. 124, Art. 22


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