Il 27 dicembre è il giorno destinato al versamento dell’acconto IVA che chiude il calendario degli adempimenti fiscali per il 2022.
Sia per chi versa l’IVA trimestralmente che mensilmente ci sono tre modalità distinte per il calcolo da utilizzare in base alla propria convenienza.
- Metodo storico
- Metodo previsionale
- Metodo effettivo o delle operazioni effettuate
Il metodo storico è quello più utilizzato poiché basato sul passato; la base di calcolo è l’ultimo mese o trimestre dell’anno precedente e l’IVA da versare è l’88% di quella liquidata lo scorso anno.
Il metodo previsionale è da utilizzare se si ritiene di versare di meno, ovvero si stima l’importo dovuto per il mese o trimestre e si versa l’88%.
Il metodo analitico prevede il versamento in base alle operazioni effettuate fino al 20 dicembre.
Variazione della periodicità
Qualora sia variata la periodicità delle liquidazioni rispetto all’anno precedente, da mensile a trimestrale o viceversa, anche la modalità di calcolo è rivista di conseguenza.
Passando da trimestrale a mensile la base di calcolo dello scorso anno viene ridotta ad un terzo, nel caso contrario occorre considerare le ultime tre liquidazioni dello scorso anno per calcolare l’88% da versare.
Quando non si versa
Se si prevede di terminare l’anno con un saldo a credito non occorre versare nulla, né se l’ultima liquidazione dell’anno precedente presentava un saldo a credito.
Non c’è nulla da versare anche nel caso l’attività sia iniziata quest’anno o già cessata prima del 30 settembre.
Il versamento minimo richiesto è 103,29 euro al di sotto del quale non è richiesto.
Come si versa
Il codice tributo per il versamento da effettuare con il modello F24 telematico è 6035 per i trimestrali e 6013 per i mensili; l’acconto IVA 2022 può essere compensato con altri tributi.
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