Dal 1 luglio 2022 anche le partite IVA in regime forfetario e quelle nel regime dei minimi devono documentare le operazioni con fattura elettronica.
Al momento, e fino al tutto il 2023, sono escluse le imprese e i professionisti che fatturano meno di 25.000 euro all’anno.
Per verificare se si è esclusi dall’obbligo occorre effettuare un ragguaglio ad anno del fatturato; ad esempio una partita IVA che ha operato per 6 mesi e ha fatturato 15 mila euro ha raggiunto un volume annuo virtuale di 30 mila euro e quindi è soggetta all’obbligo.
Che cos’è la fattura immediata e quando va emessa
La fattura immediata, elettronica o cartacea, si differenzia da quella differita perché ha dei tempi di emissione più brevi.
Ai fini IVA una fattura immediata deve essere emessa entro dodici giorni dall’operazione di vendita, a prescindere dal fatto che le fatture dei forfetari siano senza l’addebito dell’IVA. (Chi le riceve le inserisce nella propria liquidazione e dichiarazione IVA).
- Per chi opera nell’ambito dei servizi l’operazione si intende effettuata nel momento dell’incasso o al termine della prestazione
- Nel caso di cessione di merci si fa riferimento alla consegna (o spedizione) del bene.
Nota: la data di emissione e la data di trasmissione della fattura elettronica al sistema di interscambio dati (SDI) sono la stessa cosa.
Fai attenzione alla data della fattura che non deve essere antecedente a 12 giorni dalla trasmissione
Esempio:
- data fattura: 27 agosto 2022
- data emissione/trasmissione: entro 8 settembre 2022
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