L’Agenzia delle Entrate potrà impiegare un nuovo strumento, Vera, che consentirà di incrociare i dati dei contribuenti presenti nelle banche dati e nel web, per effettuare una verifica dei rapporti finanziari – il cui acronimo è, per l’appunto, Vera.
Che cos’è Vera
E’ un nuovo applicativo, basato sull’intelligenza artificiale, che coadiuverà i funzionari dell’Agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione fiscale.
Il funzionamento è basato sull’utilizzo integrato dei dati presenti nell’Anagrafe tributaria, alla quale ora si uniscono le informazioni comunicate dagli operatori finanziari all’Archivio dei rapporti finanziari. Vera consentirà, quindi, l’incrocio fra i dati dell’archivio dei rapporti finanziari con le altre informazioni delle quali l’amministrazione finanziaria è in possesso.
In altri termini, i dati delle app di pagamento potranno essere incrociati con tutti gli altri dati già in possesso dell’ADE, per valutare se le operazioni effettuate dal contribuente sono in linea con i redditi dichiarati.
Se l’operazione di data analysis non darà risultati di rilievo – se, cioè, non ci sarà nemmeno una parvenza di evasione fiscale – i funzionari dell’ADE non conosceranno il nome del soggetto su cui hanno eseguito la verifica.
via: Vera, l’AI al servizio dell’Agenzia delle entrate: come funziona l’algoritmo anti evasione
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