La sponsorizzazione è un contratto che coinvolge due parti nell’ambito della promozione pubblicitaria: in cambio di denaro una delle due parti si impegna a fornire determinate prestazioni per promuovere l’attività altrui.
Lo scopo è avere un vantaggio reciproco: denaro in cambio di pubblicità.
In passato le spese di sponsorizzazione erano state assimilate alle spese di rappresentanza mentre ora, dal punto di vista fiscale, si preferisce equipararle alle spese pubblicitarie.
Non sempre l’amministrazione finanziaria sembra essere d’accordo, però, costringendo il ricorso a pronunce della Cassazione.
Qualche consiglio per tutelarsi da eventuali contestazioni.
- la sponsorizzazione deve essere inerente l’attività – ci deve essere congruità dei costi rispetto ai ricavi e utilità della forma pubblicitaria prescelta svolta dall’impresa sponsorizzata
- la sponsorizzazione deve esse funzionale alla produzione del reddito – la deducibilità del costo non deve riguardare una componente specifica dell’attività, è sufficiente che sia correlato in senso ampio all’impresa, ovvero che la spesa sia “stata sostenuta al fine di svolgere un’attività potenzialmente idonea a produrre utili”
- la sponsorizzazione deve essere destinata alla promozione dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante; è bene avere un riscontro dell’attività svolta dal beneficiario della sponsorizzazione
La sponsorizzazione è un contratto a prestazioni corrispettive: c’è l’obbligo della controparte di pubblicizzare (a fronte di un corrispettivo pattuito ed erogato) un marchio, un prodotto, un servizio.
Approfondimenti:
- Altalex – Spese per sponsorizzazioni e loro deducibilità
- Fisco7 – La deducibilità delle spese per sponsorizzazioni
- Foto: Pixabay
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