Quando decade l’avviso bonario rateizzato?

Hai ricevuto un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate per imposte non versate?

E’ possibile pagarlo in un’unica soluzione oppure a rate per beneficiare delle sanzioni ridotte al 10% anziché del 30%.

Puoi scegliere tra due modalità:

  • avviso bonario fino a 5.000 euro: si può pagare in 8 rate trimestrali
  • oltre 5.000 euro: le somme possono essere pagate in un numero massimo di 20 rate trimestrali

La prima rata si versa entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Nota: Il termine di 30 giorni per il pagamento della prima rata è sospeso tra il 1° agosto e il 4 settembre di ogni anno (decreto legge n. 193/2016 – art. 7-quater).

Sull’importo delle rate successive si pagano interessi al tasso del 3,5% annuo, calcolati dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione (la data di elaborazione è riportata sulla comunicazione stessa) fino al giorno di pagamento della rata.

Le rate successive scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate trovi questo strumento (sezione Tutti i Servizi – Pagamenti) che consente di calcolare la rate e di stampare i modelli F24.

Decadenza dei benefici dell’avviso bonario

Il beneficio consentito dall’avviso bonario si traduce in sanzioni ridotte che su cifre importanti “sossoldi” (considera che se hai un debito di 1.000 euro le sanzioni ridotte sono 100 euro contro i 300 delle sanzioni “piene”).

La decadenza del beneficio può avvenire in una delle seguenti ipotesi:

  • quando la prima rata non viene pagata entro 37 giorni dal ricevimento della comunicazione (30 giorni previsti per il pagamento + 7 di lieve ritardo)
  • per insufficiente versamento di una qualsiasi rata per una frazione superiore al 3% o, in ogni caso, a 10.000 euro
  • se non si paga una rata diversa dalla prima entro la scadenza della rata successiva (con ravvedimento operoso)

Al verificarsi di uno di questi casi di decadenza, gli importi residui non ancora versati sono iscritti a ruolo.

Tuttavia, le sanzioni e gli interessi vengono ricalcolati in misura piena solo sulla residua imposta dovuta (cioè al netto della quota d’imposta già pagata) e non sull’intero ammontare dell’imposta indicata comunicazione.

Nel limite del possibile conviene cercare di rispettare i termini di pagamento degli avvisi bonari, considerando i maggiori costi di una cartella esattoriale.


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