I regimi contabili esistenti oggi sono tre.
Ogni regime contabile è naturale, ovvero conseguenza diretta del volume d’affari e dell’inquadramento fiscale.
- Regime contabile ordinario
- Regime contabile semplificato
- Regime forfetario
Il regime dei minimi, ancora esistente, non è più adottabile poiché è stato sostituito dal regime forfetario.
Nota: il regime forfetario non è un regime contabile in senso stretto poiché gli adempimenti previsti sono quasi inesistenti. E’ giusto citarlo perché rappresenta comunque un’alternativa.
Come scegliere il regime contabile
La scelta del regime contabile è subordinata alla forma d’impresa e al volume d’affari.
La contabilità ordinaria è obbligatoria per le società di capitale e per le imprese che superano un certo volume d’affari, ovvero
- 400mila euro per chi opera nei servizi
- 700mila per gli altri settori
Negli altri casi è opzionale.
Il regime semplificato e il regime forfetario sono naturali per le imprese e i professionisti di micro dimensioni. In entrambi i casi sono subordinati al volume d’affari indicato sopra.
Se superi il volume d’affari devi applicare la contabilità ordinaria, al di sotto sei naturalmente incluso nella contabilità semplificata senza effettuare scelte.
La contabilità ordinaria è l’unico regime contabile che può essere adottato da chiunque.
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