Nel tentativo di supportare le imprese danneggiate dall’emergenza Covid i vari decreti di quest’anno rivedono anche i destinatari del versamento IMU, sia in acconto che a saldo
In ogni caso chi versa in ritardo può ridurre le sanzioni con il “Ravvedimento operoso”
Che cos’è l’IMU
E’ un’imposta locale (Imposta Municipale Unica) che rappresenta, insieme alla Tassa rifiuti, una delle maggiori entrate per i Comuni italiani. Fino al 2012 la conoscevamo come ICI (Imposta Comunale sugli Immobili).
E’ tenuto a pagarla chi possiede immobili – terreni e fabbricati – con l’esclusione dell’abitazione principale non di lusso.
La categoria catastale determina le caratteristiche dell’immobile; l’abitazione di lusso rientra nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
Quest’anno l’IMU ha inglobato la TASI, a sua volta introdotta nel 2014 per finanziare i cosiddetti servizi indivisibili quali l’illuminazione pubblica comunale, la manutenzione stradale e del verde pubblico, la protezione civile, la vigilanza urbana, l’anagrafe.
Non conosco i motivi di questo ritorno all’antico, precisamente al 2013, ma ne sono felice perché semplifica il lavoro di tutti coloro che devono applicarla a casi concreti.
Approfondimento: se sei interessato all’argomento trovi una guida all’IMU sul sito del MEF
Esenzioni IMU 2020 connesse a emergenza da COVID-19 (Decreti Ristori)
In conseguenza all’emergenza sanitaria da Covid-19 è prevista l’esenzione dal versamento dell’acconto e/o saldo IMU 2020 per specifici settori economici ed in presenza di determinati requisiti.
In linea di massima si tratta del settore ristorazione e turismo, nonchè il commercio al dettaglio nelle zone rosse.
Tre requisiti per poter beneficiare delle esenzioni IMU
1
il codice fiscale del soggetto IMU deve coincidere con il codice fiscale del soggetto che svolge l’attività
2
il contribuente deve essere proprietario dell’unità immobiliare utilizzata per svolgere le attività indicate nei decreti
3
proprietario e gestore devono coincidere, tranne che per gli stabilimenti balneari e per gli immobili in categoria D ad uso fiere e manifestazioni
Esenzione acconto IMU 2020
Il Dl 34/2020 noto come Decreto Rilancio aveva già escluso dalla prima rata IMU alcune tipologie di immobili ad esempio quelli classificati nella categoria catastale D/2 cioè:
- agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù
- alberghi e pensioni con fine di lucro
- colonie marine e montane
- affittacamere per brevi soggiorni
- case e appartamenti per vacanze
- bed and breakfast
- residence e campeggi
a condizione però che i proprietari siano anche i gestori delle relative attività esercitate negli immobili in questione
nonchè per le seguenti tipologie:
- stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali
- stabilimenti termali
- immobili rientranti nella categoria D in uso a imprese di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici e manifestazioni
Esenzione saldo IMU 2020
Anche il saldo IMU 2020 del 16 dicembre è stato soppresso dai Decreti “Ristori” e “Ristori-bis” per le attività soggette a chiusura o a limitazioni
Si tratta delle stesse attività per le quali sono previsti anche i contributi a fondo perduto nei settori
- della ristorazione e della somministrazione di cibi e bevande (bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti),
- della ricettività alberghiera, del turismo, dello sport, del benessere fisico (piscine, palestre),
- dello spettacolo, della cultura, dell’organizzazione di fiere e altri eventi
- del commercio al dettaglio
- dei servizi alla persona
Decreto “Ristori” allegato 1
Elenco attività esentate dal saldo IMU 2020
Per le attività comprese nell’allegato 1 del Decreto Ristori, – trasporto taxi, somministrazione, turismo, ecc. – non è dovuto il saldo IMU per immobili e pertinenze in cui è esercitata l’attività dallo stesso possessore.
Decreto “Ristori-bis” allegato 2
Elenco attività esentate dal saldo IMU 2020
Per le attività comprese nell’allegato 2 del Decreto Ristori-bis, – commercio al dettaglio, ecc. – non è dovuto il saldo IMU per gli immobili situati nelle zone rosse in cui è esercitata l’attività dallo stesso possessore.
Come comunicare il diritto all’esenzione
Per beneficiare dell’esenzione è necessario presentare la Dichiarazione IMU (scadenza 30/06/2021), ce lo dice l’art. 16 del Regolamento IMU n. 393.
Nella Dichiarazione IMU occorre:
- indicare i riferimenti catastali dell’immobile per il quale si è usufruito dell’esenzione;
- barrare la casella esente ed indicando il periodo interessato
- dall’1/1/2020 se esenti per rata di acconto e saldo
- dall’1/7/2020 se esenti per la sola rata di saldo
- riportare, nelle annotazioni, la partita IVA ed il codice ATECO dell’attività svolta.
Ravvedimento operoso IMU 2020
Anche per l’IMU abbiamo la possibilità di pagare oltre la scadenza applicando sanzioni ridotte e gli interessi legali sui giorni di ritardo.
Strumenti utili e gratuiti
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Esenzione prima e seconda rata IMU 2020
- art. 177 del decreto “Rilancio” – D.L. 19/05/2020 n. 34, convertito in L. 17/07/2020 n. 77;
- art. 78 del decreto “Agosto” – D.L. 14/08/2020, n. 104, convertito in L. 13/10/2020, n. 126;
- Esenzione seconda rata IMU 2020
- art. 9 del decreto “Ristori” – D.L. 28/10/2020, n. 137
- art. 8 del decreto “Ristori quater” – D.L. 30/11/2020, n. 157
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