Il “Decreto Ristori” del 28.10.2020 ha cancellato il saldo dell’IMU previsto per il prossimo 16 dicembre.
L’agevolazione, prevista dall’articolo 9 del decreto, spetta per le stesse attività sottoposte a restrizioni dall’allegato 1, articolo 1 del DL n. 137/2020)
A chi spetta l’agevolazione
Le aziende interessate alla cancellazione del saldo IMU 2020 appartengono agli stessi settori per cui è previsto il contributo a fondo perduto e per le quali risultano già partiti i primi bonifici.
Si tratta di attività nei settori
- della ristorazione e della somministrazione di cibi e bevande (bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti),
- della ricettività alberghiera, del turismo, dello sport, del benessere fisico (piscine, palestre),
- dello spettacolo, della cultura, dell’organizzazione di fiere e altri eventi
L’esenzione dal saldo IMU spetta a condizione che il proprietario dell’immobile sia anche gestore dell’attività imprenditoriale che vi viene esercitata
Esenzioni IMU per i settori del turismo e dello spettacolo
Il Decreto Legge 104/2020 (Decreto Agosto) era già intervenuto in materia IMU.
L’articolo 78 ha previsto l’esenzione dal pagamento della seconda rata dell’IMU per le strutture dei settori turismo e spettacolo
Nel dettaglio ecco gli immobili per i quali è prevista l’abolizione del saldo IMU 2020:
- gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché gli immobili degli stabilimenti termali
- gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività lì esercitate
- gli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni
- gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, purché ci sia corrispondenza tra relativo proprietario e gestore dell’attività (per tale tipologia di immobili, tra l’altro, l’esenzione dall’IMU è prevista anche per gli anni 2021 e 2022, previa autorizzazione della Commissione europea)
- gli immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, sempreché proprietario e gestore coincidano.
Riepilogo

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