Con il ravvedimento operoso è possibile sanare versamenti non effettuati calcolando spontaneamente gli interessi legali e le sanzioni in misura ridotta.
In questo breve post si parla di come regolarizzare le rate provenienti dal modello Unico 2012 non versate alle scadenze previste.
Qualora si sia deciso di versare a rate le imposte provenienti da Unico 2012 è possibile regolarizzare gli importi non versati, o versati solo parzialmente, secondo le seguenti modalità:
- entro 14 giorni dalla scadenza della singola rata: in tal caso la sanzione è dello 0,2% per ogni giorno di ritardo fino al 14°;
- entro 30 giorni dalla scadenza: la sanzione ridotta è del 3%;
- entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione: la sanzione ridotta è del 3,75%.
Precisazione: se la violazione si riferisce, ad esempio, ad un saldo Irpef 2011 rateizzato la cui scadenza era il 20 agosto 2012, il termine massimo per regolarizzare il versamento è il 30 settembre 2013 – data di scadenza della presentazione della dichiarazione 2012 (anno in cui è stata commessa la violazione).
Qualora l’Agenzia delle Entrate provvedesse nel frattempo a richiedere l’ammontare dovuto non sarebbe più possibile ricorrere al ravvedimento operoso.
Le sanzioni applicate dall’amministrazione finanziaria sarebbero comunque ridotte (10% anzichè 30%) versando quanto richiesto entro trenta giorni dal momento in cui si è ricevuta la richiesta (c.d. avviso bonario).
Nelle rate successive alla prima sono presenti anche gli interessi sulla rateizzazione: è su questo importo (tributo + interessi) che occorre calcolare gli interessi (attualmente al 2,5% annuo) e le sanzioni nelle misure sopra indicate.
Codici tributo da utilizzare su F24
Cliccando sull’immagine sottostante si può scaricare un PDF riepilogativo dei codici tributo più comuni da utilizzare sul modello F24 (tratto dal sito dell’Agenzia delle Entrate).
Alcuni link presenti sul PDF stesso rimandano ad esempi di compilazione del modello.