Come ogni anno, in prossimità delle dichiarazioni dei redditi, torna la possibilità di destinare il 5 per mille della propria Irpef ad un ente che ne abbia fatta apposita richiesta.
Ma che cos’è il 5 per mille dell’Irpef?
E’ un meccanismo molto semplice e democratico con il quale si può
destinare la quota del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), firmando in uno dei cinque appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (Modello Unico PF, Modello 730, ovvero apposita scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione)
Fonte: Agenzia delle Entrate.
Sulla propria dichiarazione dei redditi – Unico o 730 – compare un riquadro come questo:

Come funziona la scelta?
E’ sufficiente firmare in una – e una soltanto – delle caselle indicando preferibilmente anche il codice fiscale dell’ente o associazione beneficiaria.
Per sostenere le attività del proprio Comune di residenza è invece sufficiente la sola firma.
Anche per il 2011 i destinatari del 5 per mille sono:
- sostegno degli enti del volontariato:
- enti del volontariato di cui alla legge 266 del 1991
- Onlus – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (articolo 10 del Dlgs 460/1997) – pdf
- associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali (articolo 7, commi da 1 a 4, legge 383/2000 ) – pdf
- associazioni riconosciute che operano nei settori indicati dall’articolo 10, comma 1, lettera a) del Dlgs 460/1997 – pdf
- fondazioni riconosciute che operano nei settori indicati dall’articolo 10, comma 1, lettera a) del Dlgs 460/1997 – pdf
- finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università;
- finanziamento agli enti della ricerca sanitaria;
- sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente;
- sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.
Perchè dobbiamo destinare il 5 per mille?
Semplice: perchè è gratuito e si ha la possibilità di aiutare un ente, un’associazione o il proprio Comune anche con i fatti (leggasi soldi).
Chi non sceglie non destina, quindi il denaro rimane nelle casse dello Stato.
Inoltre la scelta del 5 per mille è alternativa – non in concorrenza – con l’8 per mille.
Qual è la differenza con l’8 per mille?
Premetto che non entro nel merito di chi siano i destinatari dell’8 x 1000 e in base a cosa siano quelli e non altri, le differenze sono evidenti:
- il 5 per mille è più democratico: la ripartizione viene fatta in base alle scelte espresse; ciò che non viene scelto non viene destinato – al contrario dell’8 per mille;
- il 5 per mille è una quota (5 euro ogni 1.000) delle PROPRIE TASSE: è una donazione fatta a favore di un ente anzichè all’erario; l’8 per mille è “l’otto per mille del gettito IRPEF” complessivo destinato alle casse dello stato.
Concludo
Scegliere come destinare una piccola parte delle nostre imposte è un segno di civiltà e di libera espressione: il cinque per mille e l’otto per mille, seppure con meccanismi molto diversi, sono comunque l’unica scelta che possiamo fare sulla dichiarazione dei redditi.
O no?
Risorse in rete
Chi desidera approfondire può visionare questi link esterni:
- Agenzia delle Entrate – 5 per mille 2011 – Scheda informativa
- www.5-per-mille.it
- Cinque per mille su Wikipedia
Una replica a “Come destinare il proprio 5 per mille”
[…] destinare il proprio 5 per mille 06/04/2011 – di Paolo Sala – Come ogni anno, in prossimità delle dichiarazioni dei redditi, torna la possibilità di […]